Rassegna Stampa Fiscale
Salva casa, spunta anche il maxi sconto sulle sanzioni
Il Sole 24 Ore - Giuseppe Latour - Pag. 5
Tra le modifiche che potrebbero trovare posto nel Ddl di Bilancio 2026 c’è anche un tagliando al Salva casa, ovvero al decreto che l’Esecutivo ha utilizzato per affrontare il problema delle piccole difformità degli immobili. Tra le novità più rilevanti del Salva casa c’è l’accertamento di conformità, ovvero la nuova procedura per sanare (a pagamento) le parziali difformità. La prima idea è facilitare l’accesso a questa sanatoria, ammorbidendo ulteriormente il paletto della doppia conformità, quella urbanistica e quella edilizia. L’emendamento allinea questi due passaggi e cancella definitivamente la doppia conformità, in quanto rileverebbe solo il momento di presentazione dell’istanza di sanatoria. Nell’emendamento anche un sensibile sconto sulle sanzioni da versare per sanare le difformità e verrebbe cancellato anche il riferimento agli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate, alleggerendo il lavoro dei professionisti e degli uffici.
Aiuti Covid, stop ai controlli del Fisco su imprese in perdita
Il Sole 24 Ore - Marco Mobili, Giovanni Parente - Pag. 6
Arriva da Fratelli d’Italia un emendamento per stoppare le contestazioni del Fisco sulle perdite per le imprese che hanno ottenuto aiuti Covid. La misura intende sterilizzare le contestazioni dell’Agenzia delle Entrate basate sulla considerazione che gli aiuti percepiti vadano a defalcare le perdite riportabili per gli aiuti successivi. Il problema è che secondo quanto contestato negli atti finora inviati dall’Agenzia gli aiuti concessi alle imprese vanno considerati come ‘esenti’ e quindi vanno sottratti dalle perdite riportabili per i periodi d’imposta successivi. Il problema si sta allargando a macchia d’olio, complice anche l’avvicinarsi della scadenza di fine anno per i termini dei controlli, con le segnalazioni da parte dei professionisti nei cui studi si stanno accumulando i fascicoli delle imprese raggiunte da schemi di atto o inviti al contraddittorio. Le associazioni di categoria hanno chiesto un intervento urgente.
Bonus 4.0 e 5.0, più poteri al Gse per i controlli sull’opzione
Il Sole 24 Ore - Roberto Lenzi - Pag. 43
Per le imprese che hanno presentato doppia domanda per il credito d’imposta 4.0 e per il credito 5.0 il decreto legge n. 175/2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 21 novembre, obbliga la scelta entro il prossimo 27 novembre. Infatti, non è possibile il cumulo tra le due misure sugli stessi beni. Con questo decreto il Mimit vuole ottenere una fotografia immediata degli investimenti effettivi associati a ciascuna misura e stimare con maggiore precisione il fabbisogno finanziario complessivo per ciascun incentivo. Molte imprese avevano ritenuto che il divieto di cumulo fosse legato all’utilizzo del credito, non anche alla presentazione dell’istanza iniziale di prenotazione e per questo hanno presentato ambedue le richieste. Le stesse ora sono chiamate a fare una scelta per uno dei due crediti, come anticipato, entro il 27 novembre 2025. Significa che devono decidere in fretta, restano infatti tre giorni di tempo.
Onlus nel Registro unico con bilanci già adeguati
Il Sole 24 Ore - Ilaria Ioannone, Gabriele Sepio - Pag. 44
Entro il 31 marzo 2026 le Onlus devono presentare la domanda di iscrizione al Registro unico, previa effettuazione dei relativi adempimenti. L’istanza deve essere corredata dall’atto costitutivo, dallo statuto adeguato alle disposizioni inderogabili del Cts e dagli ultimi due bilanci. Proprio su questi profili le Onlus che intendono accedere al Registro dovranno prestare attenzione. Lo Statuto deve risultare già conforme alle disposizioni del Codice e ai requisiti previsti per la specifica sezione del Registro in cui l’ente intende iscriversi, mentre i bilanci allegati devono essere redatti secondo gli schemi ministeriali previsti per gli Ets. Al momento dell’iscrizione le realtà che negli anni precedenti abbiano superato il milione di ricavi dovranno anche depositare il bilancio sociale. Il mancato rispetto di questi adempimenti comporta il respingimento dell’istanza con gli effetti che ne conseguono.
Consolidato più lontano con l’acconto separato
Il Sole 24 Ore - Alessandro Germani - Pag. 45
Con le risposte a interpello 293/2025 e 294/2025 l’Agenzia delle Entrate ha sostenuto che nell’ambito di un consolidato nazionale in cui la consolidata ha corrisposto in via separata anche il secondo acconto non si ha diritto alla remissione in bonis, che è invece ammessa per la consolidata neocostituita che non paga acconti per il primo anno e nelle scritture contabili evidenzia i rapporti intercompany da consolidato fiscale. Nella prima la nuova consolidata aveva versato anche il secondo acconto separatamente, benché l’opzione andasse comunicata entro ottobre 2024: ciò non costituisce comportamento concludente, quindi la remissione non è ammessa. Nella seconda la consolidata è neocostituita e non incide sugli acconti: la consolidante ha versato gli acconti sul perimetro 2023 e la neo-società ha registrato scritture da consolidato, configurando comportamento concludente sufficiente per la remissione in bonis. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Negati gli acconti Ires separati’ – pag. 24)
Ok alla compensazione anche con la scelta errata nella comunicazione
Il Sole 24 Ore - Luca De Stefani - Pag. 45
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello 295/2025, ha chiarito che se per uno sconto in fattura è stata inviata all’ufficio una comunicazione indicante per errore l’opzione per la cessione del credito, il cessionario mantiene la possibilità di compensare in F24 il credito d’imposta ricevuto, ma resta preclusa la possibilità di cederlo a soggetti non qualificati (ovvero banche e assicurazioni), in quanto risultano irrilevanti, a tal fine, sia gli accordi civilistici dello sconto in fattura stipulati con il contribuente, sia l’aver indicato in fattura lo sconto applicato. A seguito del Dl 39/2024 il cedente non può più modificare o sostituire le comunicazioni inviate, né per le fatture emesse nel 2023, per le quali, peraltro, il cessionario ha già accettato il credito e compensato la quota di credito relativa al 2024, né per le spese sostenute nel 2024, per le quali il cessionario non ha ancora accettato il credito nel proprio cassetto fiscale. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Cessione crediti vincolante’ – pag. 25)
La rottamazione 5 sana tutto
Italia Oggi - Giuliano Mandolesi - Pag. 22
Dalla relazione illustrativa al Ddl di Bilancio 2026 e dal primo volume del dossier pubblicato dal servizio studi della Camera e del Senato emerge che con la presentazione della domanda di rottamazione 5 verrebbero meno le verifiche di inadempienza già effettuate dalla PA prima di pagare i propri fornitori. Anche se la verifica è stata effettuata e vi sono debiti superiori a 5 mila euro, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, in caso di successiva adesione alla definizione agevolata da parte del contribuente, non sarà tenuta ad effettuare il pignoramento del pagamento effettuato dalla Pa. Stessa sorte dovrebbe valere per i rimborsi fiscali oltre i 500 euro che, una volta presentata la domanda per la rottamazione, dovrebbero poter essere erogati senza la compensazione obbligatoria con i debiti in cartella, anche se le procedure di rimborso sono antecedenti l’istanza di accesso alla definizione agevolata.
Collegi sindacali in connessione
Italia Oggi - Cristina Feriozzi - Pag. 27
Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha pubblicato il documento recante: ‘Verbali del Collegio sindacale di società non quotate’ che apporta una rielaborazione ed integrazione del documento pubblicato nel 2021. Il nuovo documento si è reso necessario dopo l’entrata in vigore delle nuove Norme di comportamento del Collegio sindacale di società non quotate, pubblicate nel dicembre 2024 e applicabili dal 1°gennaio 2025. Il testo rappresenta un valido strumento di lavoro a disposizione dei professionisti in quanto fornisce un quadro organico e sistematico delle principali fattispecie operative che possano interessare il Collegio sindacale nel corso del proprio mandato. Lo stesso ha lo scopo di assicurare uniformità e tracciabilità delle attività di vigilanza e controllo svolte dagli incaricati degli organi di controllo i quali dovranno annotarne l’avvenuto svolgimento e curarne la trascrizione nel libro delle adunanze e delle deliberazioni.
Dai commercialisti una bussola per la gestione dei fondi europei
Italia Oggi - Pag. 30
Il Consiglio nazionale dei commercialisti, ieri, ha pubblicato una guida per la gestione dei fondi europei. Il testo analizza le regole, i presidi e gli strumenti necessari per garantire la trasparenza e la sana gestione delle risorse finanziate dalla Ue. Il documento offre un quadro operativo dei sistemi di verifica e controllo del conflitto di interesse nell’ambito della gestione delle risorse della politica di coesione e del Pnrr. Un capitolo è interamente dedicato agli ambiti di operatività dei commercialisti. Vengono analizzate le funzioni e le responsabilità specifiche, le best practices da adottare, nonché le sfide e le criticità del ruolo. Il tutto con esempi concreti.
Le rassegne e il calendario fiscale sono un prodotto Metaping - Servizi per Commercialisti, Avvocati e Ordini Professionali