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Rassegna Stampa Fiscale

18 Settembre 2025

Rottamazione, recidivo il 77% dei contribuenti Il Governo studia il filtro

Il Sole 24 Ore - Marco Mobili, Gianni Trovati - Pag. 4

La rottamazione quinquies è attesa da molti debitori ma in tanti rischiano di rimanere delusi. Al Mef, infatti, si studiano filtri per ridurre i costi e i rischi di ‘buchi da sanatoria’. La Commissione tecnica sul magazzino della riscossione ha evidenziato che sono 21,78 milioni i titolari di debiti fiscali e nell’84,3% dei casi si tratta di persone fisiche. La maggioranza assoluta è rappresentata da dipendenti e pensionati, con in media mancati pagamenti per 19.195 euro a testa; un altro 13% è rappresentato dagli autonomi, con un debito pro capite di 54.915 euro. Le imprese sono titolari di cartelle che, in media, valgono 239.050 euro. Numeri che spiegano la fortuna politica della rottamazione: togliendo i deceduti senza trasmissione dei carichi agli eredi, restano 15,55 milioni di persone fisiche: il 31% degli italiani maggiorenni. Allo studio del Mef lo stop ai recidivi ovvero a coloro che sono già decaduti da una definizione agevolata. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Cartelle, oltre 7 mln i recidivi’ – pag. 23)

18 Settembre 2025

Accesso mirato ai conti per evitare il blocco dell’attività d’impresa

Il Sole 24 Ore - Giovanni Parente - Pag. 4

Tra le proposte per migliorare la riscossione, la commissione per l’analisi del magazzino concentra l’attenzione anche sulla possibilità di ampliare il ricorso da parte dei concessionari alle informazioni contenute nella Superanagrafe dei conti correnti. L’obiettivo è quello di poter disporre dei dati di sintesi sui rapporti finanziari contenuti nei maxidatabase del Fisco, ossia saldo dei conti all’inizio e alla fine dell’anno, dato complessivo delle entrate e delle uscite e la giacenza media. Un obiettivo che ha una doppia finalità. Da un lato, per l’agente della riscossione conoscere quali sono i rapporti finanziari effettivamente capienti per evitare azioni destinate a non centrare l’obiettivo del pagamento del debito. Dall’altro, c’è tutto l’interesse da parte delle imprese e di chi è titolare di attività economiche a non vedersi bloccare tutti i conti correnti, con la conseguente impossibilità di poter proseguire a operare.

18 Settembre 2025

Concordato, l’Isa per autonomi non blocca chi sta in società

Il Sole 24 Ore - Sergio Pellegrino - Pag. 33

Nel 2025 sono state introdotte due nuove ipotesi che comportano l’esclusione dal concordato preventivo biennale. La prima riguarda i professionisti titolari di reddito di lavoro autonomo che, nel contempo, partecipano a un’associazione professionale o a una società tra professionisti o, ancora, a una società tra avvocati. In tal caso, il professionista non può aderire autonomamente al Cpb se non vi aderisce anche l’associazione professionale o la società cui partecipa. La seconda ipotesi di esclusione riguarda invece l’ente collettivo che intende aderire al concordato fiscale. In questo caso, la possibilità di ingresso nel regime per l’ente è subordinata all’adesione di tutti i soci o associati che, individualmente, dichiarano redditi di lavoro autonomo. Se anche uno solo di essi non opta per il concordato, l’ente collettivo non può accedervi. Anche in questo caso si applica un’analoga causa esimente: laddove non sia stato approvato l’Isa per l’attività svolta dal professionista, l’ente collettivo può comunque esercitare l’opzione.

18 Settembre 2025

Professionisti, soglia del forfettario con verifica solo sugli incassi effettivi

Il Sole 24 Ore - Giorgio Gavelli - Pag. 34

Uno dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate nel corso di Speciale Telefisco 2025 è che ai fini della verifica del superamento degli 85 mila euro di compensi, il professionista in regime forfettario deve continuare a fare riferimento agli incassi effettivi intervenuti nel periodo d’imposta, a prescindere dal fatto che le relative prestazioni siano state portate a termine nell’esercizio precedente. Trova conferma così quanto espresso in passato con la circolare 10/E/2016. Il dubbio era dovuto alle modifiche apportate dall’art. 5 del Dlgs 192/2024 all’articolo 54 Tuir: dal 2024 le somme percepite dal professionista nel periodo di imposta successivo a quello in cui le stesse sono state corrisposte dal sostituto d’imposta si imputano al periodo di imposta in cui sussiste l’obbligo per quest’ultimo di effettuare la ritenuta. Quindi, in caso di una fattura incassata a gennaio 2026 ma pagata dal committente a dicembre 2025, con effettuazione della relativa ritenuta, per il lavoratore autonomo l’importo entra nel reddito dell’anno precedente, periodo in cui andrà scomputata anche la ritenuta subita.

18 Settembre 2025

Fondi per il Terzo settore con valutazione d’impatto

Il Sole 24 Ore - Jessica Pettinacci, Gabriele Sepio - Pag. 35

Fondi per il terzo settore. Dallo scorso 5 settembre è possibile partecipare all’avviso che stanzia nuove risorse per il 2025 a sostegno di progetti di rilevanza nazionale a valere sul Fondo di cui all’art. 72 del Codice del Terzo settore. L’appuntamento è atteso ogni anno dagli enti, ma per quest’anno ci sono delle novità. Le risorse continueranno a finanziare progetti promossi dagli Enti del Terzo settore ma la priorità è costituita dallo sviluppo del volontariato, la cittadinanza attiva, la promozione della legalità e l’inclusione sociale. Gli interventi potranno assumere la forma sia di attività progettuali che di programmi ordinari previsti dallo statuto. Ammesse al finanziamento anche le associazioni di promozione sociale, le organizzazioni di volontariato, le Fondazioni Ets e, in via transitoria, quelle Onlus. Quest’ultime potranno accedere e mantenere il finanziamento a patto che entro il 31 marzo 2026 abbiano presentato la domanda di iscrizione come Ets. 

18 Settembre 2025

Aree di crisi, il parere tecnico vincola l’accesso agli aiuti

Il Sole 24 Ore - Roberto Lenzi - Pag. 38

Aree di crisi. Sono due i documenti cardine per ottenere le agevolazioni: il piano di impresa e la relazione tecnica asseverata. Il direttore generale per gli Incentivi alle imprese, con la circolare 2006/2025, ha fornito indicazioni operative sull’accesso agli incentivi, la presentazione delle istanze e l’attuazione degli interventi. Dal 5 settembre, la presentazione delle domande è stata sospesa per consentire il completamento degli adempimenti amministrativi connessi all’entrata in vigore della nuova disciplina. Per accedere agli aiuti previsti nei programmi di investimento delle aree di crisi, l’impresa interessata dovrà seguire una procedura interamente online. La domanda va presentata attraverso la piattaforma informatica di Invitalia. Il piano d’impresa costituisce il documento sul quale vengono valutate solidità e coerenza del progetto. La relazione tecnica asseverata, invece, attesta la fattibilità concreta del programma di investimenti. 

18 Settembre 2025

Ires premiale cumulabile con i crediti d’imposta Transizione 4.0 e 5.0

Il Sole 24 Ore - Roberto Lenzi - Pag. 38

Le imprese che hanno avuto agevolazioni importanti come Transizione 5.0 o che aspettano di ricevere il credito d’imposta per la Zes unica, o che hanno cumulato aiuti regionali o di Stato con Transizione 4.0, nel valutare l’Ires premiale devono prestare attenzione al cumulo. È proprio il cumulo, infatti, a segnare il confine tra la possibilità di accedere al beneficio e la misura concreta della riduzione d’imposta. La norma istitutiva stabilisce, infatti, che la riduzione dell’aliquota Ires è cumulabile con altri incentivi riferiti agli stessi costi eleggibili, senza obbligare quindi le imprese a scegliere tra un beneficio e l’altro. La minore imposta dovuta per effetto della riduzione dell’aliquota Ires spetta nei limiti del costo sostenuto rimasto a carico dell’impresa per gli investimenti rilevanti ai sensi dell’articolo 5 del decreto attuativo dell’8 agosto 2025.

18 Settembre 2025

GPL, obbligo telematico rinviato

Italia Oggi - Sara Armella, Tatiana Salvi - Pag. 24

L’Agenzia delle Dogane, con la determinazione direttoriale n. 591323 dello scorso 16 settembre, ha posticipato al 1°gennaio 2027 la decorrenza dell’obbligo di trasmissione telematica dei documenti di accompagnamento per il trasporto, sul territorio nazionale, di gas di petrolio liquefatti (GPL) per carichi non predeterminati e dei prodotti diversi da quelli energetici fusi (e-DAS nazionale). Slittano anche i nuovi adempimenti telematici per oli lubrificanti e bitumi (e-AD). La digitalizzazione, che slitta per le difficoltà degli operatori, ha l’obiettivo di contrastare eventuali frodi, assicurando il corretto versamento delle accise. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Nuova proroga al 2027 per il documento digitale su benzina e gasolio’ – pag. 35)

18 Settembre 2025

Iva agevolata per legno, ritorna l’aliquota al 6,4%

Italia Oggi - Pag. 24

Il decreto del ministero dell’Economia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 215 della serie generale del 16 settembre scorso ha stabilito che per i produttori agricoli che operano nel settore del legno torna l’aliquota di compensazione Iva forfetaria al 6,4% per le cessioni di legno e legna da ardere valida per gli anni 2024 e 2025. La misura si inserisce nel quadro del regime speciale di detrazione forfetizzata previsto dall’art. 34 del decreto Iva, pensato per agevolare sia i produttori agricoli che quelli ittici. Questo sistema consente di applicare percentuali di compensazione Iva predefinite sulla vendita di determinati prodotti, tra cui, appunto, il legno e la legna da ardere. Il decreto conferma per il biennio 2024-2025 l’applicazione del 6,4% di compensazione sulle cessioni di prodotti classificati ai numeri 43 e 45 della Tabella A, parte prima, allegata al decreto IVA.

18 Settembre 2025

Accollo del debito limitato

Italia Oggi - Gianluca Stancati - Pag. 25

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 246 di ieri, ha sostenuto che sul versante tributario l’accollo del debito è consentito nei soli casi in cui si proceda ai relativi versamenti con le modalità ordinarie previste dalle discipline vigenti. Di contro l’accollante, pena la configurazione di un illecito sanzionabile, non può procedere utilizzando in compensazione propri crediti vantati nei confronti dell’erario. Quest’ultima situazione si verifica nel caso di Reti di imprese in cui un retista, titolare di posizioni creditorie, provveda a pagare i debiti facenti capo ad un altro contraente avvalendosi delle stesse. La compensazione è ammessa unicamente tra crediti e debiti del medesimo soggetto. L’istituto dell’accollo non è utilizzabile ricorrendo alla compensazione di cui all’art. 17 del Dlgs 241/1997.

18 Settembre 2025

Commercialisti, contributi alla Cassa con F24 e in compensazione

Italia Oggi - Michele Damiani - Pag. 28

Il ministero del Lavoro ha approvato la delibera 96/25/DI adottata lo scorso 28 maggio dalla Cassa dottori commercialisti che introduce la nuova modalità di versamento della contribuzione dovuta alla cassa. Per effetto di questa novità i commercialisti potranno versare i contributi previdenziali tramite F24 e compensare gli stessi con crediti di imposta, anche quelli legati al superbonus. La nuova modalità riguarda tutti i versamenti contributivi, quindi tanto i minimi obbligatori quanto quelli integrativi, soggettivi ed accessori. Finora i pagamenti a Cassa dottori commercialisti potevano avvenire solo tramite MAV, addebito su conto corrente o PagoPa.

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