Rassegna Stampa Fiscale
Fisco, recuperati 33,4 miliardi Partite Iva ‘apri e chiudi’: oltre 6 mila scoperte e bloccate
Corriere della Sera - Enrico Marro - Pag. 27
Esulta il Governo. Nel 2024 l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha recuperato, in totale, 33,4 miliardi di euro tra tributi evasi, inviti a pagare, rottamazioni e fondi recuperati per conto di altri enti come Inps, Inail e Comuni. Cifra record se si pensa che nel 2023 le Entrate avevano recuperato direttamente 24,7 miliardi e 6,7 miliardi per conto altrui. In tutto, parliamo circa di due miliardi in più. A renderlo noto il neo direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone. La stessa premier Giorgia Meloni sui social ha scritto: ‘È stata recuperata la somma record di 33,4 miliardi, ben 8,3 in più del 2022.’ Nel suo messaggio la Presidente del Consiglio ha evidenziato che nel 2024 sono state chiuse d’ufficio quasi 6 mila attività ‘apri e chiudi’ costituite al solo scopo di non pagare tasse e contributi. Oltre all’aumento delle somme evase recuperate c’è stato un significativo incremento dell’incasso sui principali tributi gestiti dalle Entrate che nel 2024 hanno toccato complessivamente 587 miliardi, 43 miliardi in più del 2023, con un incremento del 7,9%. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Dalla lotta all’evasione arrivano 33,4 miliardi Senza controlli incassato l’8% in più’ – pag. 2 e Italia Oggi: ‘Evasioni, recuperi da record’ – pag. 24)
Professionisti, il rimborso gonfia il 4% alla Cassa
Il Sole 24 Ore - Luca De Stefani, Paolo Parodi - Pag. 30
Dallo scorso 1°gennaio le spese di vitto, alloggio, viaggio e trasporto riaddebitate dai professionisti al committente rientrano nella base imponibile Iva ma non sono più soggette a ritenuta Irpef. Le fatture ricevute dal professionista per vitto, alloggio, viaggio e trasporto continuano a generare detraibilità Iva, con regole specifiche per ogni tipo di spesa. I rimborsi concorrono alla base imponibile Iva e quindi anche alla base delle rivalse previdenziali, sia per le Casse di categoria sia per la gestione separata Inps. Solo la rivalsa Inps, però, è soggetta a ritenuta Irpef. Questo genera un disallineamento tra base imponibile fiscale, previdenziale e Iva. Restano escluse dall’Iva e dalle rivalse previdenziali le spese anticipate in nome e per conto del committente, purché documentate correttamente.
Rettifiche in dichiarazione per le voci fuori concordato
Il Sole 24 Ore - Alessandra Caputo - Pag. 31
Il reddito concordato da assoggettare a imposizione va rettificato delle componenti non considerate dalla proposta accettata lo scorso ottobre. Di questo va data rilevanza nel modello di dichiarazione dei redditi. Il Dlgs 13/2024 ritiene che plusvalenze, minusvalenze e altri elementi non rientrano nel reddito concordato per autonomi e imprese, ma vanno aggiunti o sottratti. Il reddito rettificato, in ogni caso, non può essere inferiore a 2 mila euro. Le correzioni trovano posto nei righi CP6-CP7 (imprese) e CP8-CP9 (autonomi) del mod. Redditi 2025. Chi aderisce al regime disciplinato dall’art. 20-bis è tenuto a dichiarare il reddito al netto della tassazione sostitutiva. Anche chi partecipa a società trasparenti deve riportare il reddito concordato. Il reddito effettivo, da indicare nel rigo CP10, serve per deduzioni e detrazioni. I quadri RF, RG, RE e RH vanno compilati normalmente. Cessazioni e decadenze vanno segnalate nella sezione V.
Prestiti e distacchi di personale soggetti a Iva
Il Sole 24 Ore - Alessandro Germani - Pag. 33
Dalla risposta a interpello 38/2025 pubblicata ieri emerge che i servizi di distacco erogati in base agli accordi stipulati a decorrere dal 1°gennaio 2025 assumono rilevanza ai fini Iva. Si tratta della prima interpretazione del decreto legge n. 131/2024 che recepisce la disciplina stabilita dalla Corte del Lussemburgo. Infatti, i giudici della Corte Ue hanno chiarito che il nesso fra le prestazioni dei distacchi e dei prestiti di personale è indipendente dalla misura del corrispettivo rispetto alla quantificazione del costo. Ciò ha comportato l’abrogazione dell’art. 8 della legge 67/1988 cosicché, dal 1°gennaio 2025, i distacchi e i prestiti stipulati sono assoggettati al tributo, fatti salvi i comportamenti pregressi del contribuente. Pertanto, i servizi di distacco erogati da Alfa in base ad accordi stipulati a decorrere dal 1°gennaio 2025 assumono rilevanza ai fini Iva.
Il test di operatività non basta a negare rimborso e detrazioni Iva
Il Sole 24 Ore - Anna Abagnale, Benedetto Santacroce - Pag. 33
Recuperi della detrazione e dinieghi di rimborso dell’Iva infondati se basati esclusivamente sul mancato superamento del test di operatività delle società di comodo. Con due pronunce simili depositate ieri, la n. 4141 e la n. 4157, la Corte di cassazione ha fatto propri i principi espressi dai giudici unionali nella nota sentenza Feudi di San Gregorio, la quale lo scorso anno dichiarava l’incompatibilità con la direttiva Iva della disciplina domestica sulle società di comodo. La norma in discussione è l’art. 30 della legge 724/1994, che prevede limitazioni del diritto alla detrazione dell’Iva per le società di comodo, ovvero quelle società che, non superando il test di operatività, non sono considerate quali soggetti passivi ai fini Iva. Tale normativa, di recente, è stata bocciata sul piano europeo. Vista l’incompatibilità della norma nazionale con il diritto unionale, va considerato illegittimo il rigetto del rimborso Iva fondato sul mancato superamento del test di operatività.
Cessione e sconto in fattura ancora possibili ma solo per il superbonus
Il Sole 24 Ore - Luca De Stefani, Giorgio Gavelli - Pag. 36
Bonus edilizi. Da quest’anno solo in casi specifici e ben determinati è possibile avvalersi della cessione del credito d’imposta o dello sconto in fattura. L’art. 121 del decreto Rilancio prevede queste possibilità per le spese sostenute fino al 2024, ma il comma 7-bis le estende al 2025 solo per il Superbonus. Occorre però verificare che non si rientri nei blocchi previsti dai decreti del 2023 e 2024. La cessione è limitata alla ‘prima cessione’ e alle successive nei limiti normativi. Per l’anno in corso solo alcuni soggetti possono ancora avvalersi della cessione del Superbonus, mentre per i bonus minori resta solo la detrazione. La Dre Abruzzo ha espresso dubbi sulla possibilità di trasferire spese 2024 con rogiti 2025. Per le spese 2024, il termine per comunicare l’opzione è il 17 marzo 2025. Dopo questa data resterà solo la detrazione. Chi ha acquistato crediti da terzi può ancora cederli annualmente, rispettando i limiti normativi.
L’immobile locato blocca la prima casa
Il Sole 24 Ore - Angelo Busani - Pag. 36
Con l’ordinanza n. 4102 dello scorso 17 febbraio la Corte di cassazione ha stabilito che il proprietario di un’abitazione concessa in locazione non può comprare un’altra abitazione con l’agevolazione ‘prima casa’, adducendo che l’immobile preposseduto è inidoneo all’uso abitativo a causa della locazione in corso. La sospensione dei termini in tema di agevolazione ‘prima casa’ disposta a causa dell’epidemia da Covid-19 deve intendersi riferita anche al termine triennale concesso al contribuente per ultimare i lavori di una casa acquistata in corso di costruzione. Per i giudici di legittimità l’indisponibilità della casa data in locazione dipende dalla destinazione d’uso a esso discrezionalmente impartita dal proprietario.
Il concordato plana sui bilanci
Italia Oggi - Giuliano Mandolesi - Pag. 26
Il concordato preventivo biennale piomba nel bilancio 2024 delle società di capitali: nella nota integrativa va specificata l’adesione al patto con il fisco ed eventualmente l’effetto fiscale conseguito. Anche per le micro imprese, esonerate dalla redazione della nota integrativa, risulta consigliabile segnalare nelle annotazioni l’opzione per il Cpb e, sempre eventualmente, ‘il risultato fiscale’ ottenuto. Queste sono alcune conseguenze applicative generate dall’utilizzo da parte delle società di capitali del concordato preventivo biennale nell’anno 2024 in vista della predisposizione e della redazione dei bilanci d’esercizio per la medesima annualità che sono in corso di elaborazione. L’adesione al Cpb fa sì che le imposte dovute per il biennio di applicazione siano calcolate prendendo come base imponibile quella ‘patteggiata’ col fisco e non quella effettiva determinata applicando al risultato civilistico le variazioni fiscali dovute. Proprio questo disallineamento va segnalato nella nota integrativa delle società di capitali.
Condomini, i dati entro il 17/3
Italia Oggi - Fabrizio G.Poggiani - Pag. 27
Gli amministratori di condominio sono tenuti, entro il prossimo 17 marzo, ad inviare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sostenute per gli interventi, su parti comuni, di ristrutturazione edilizia, di riqualificazione energetica e per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. È il dm 1/12/2016 ad obbligare gli amministratori a trasmettere all’anagrafe tributaria i dati relativi alle spese sostenute nel 2024 dal condominio. Dati che devono confluire nelle dichiarazioni precompilate 2025. Si tratta degli interventi eseguiti sulle parti comuni degli edifici, di riduzione del rischio sismico, di riqualificazione energetica, di rimozione delle barriere architettoniche, di rifacimento del verde, di installazione di impianti solari fotovoltaici e di installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
Costa Rica esclusi dal paradiso
Italia Oggi - Matteo Rizzi - Pag. 27
L’Ecofin ha aggiornato la lista grigia Ue dei paradisi fiscali. Dopo aver corretto le criticità legate allo scambio di informazioni fiscali, Costa Rica e Curacao sono stati rimossi, mentre il Brunei è stato aggiunto per via del suo regime di esenzione dei redditi di fonte estera, con l’impegno di modificarlo entro la fine del 2025. L’elenco aggiornato comprende otto Paesi, Antigua e Barbuda, Belize, Isole Vergini Britanniche e Seychelles sono in attesa di una valutazione da parte del Global Forum dell’Ocse per verificare l’adeguatezza dei loro sistemi di scambio di informazioni su richiesta. La Turchia resta sotto osservazione per il mancato avvio dello scambio automatico di informazioni con Cipro. La lista delle giurisdizioni non cooperative ai fini fiscali resta composta da undici Paesi.
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